Sono felice di raccontarvi quello che ho letto col rumore del mare sugli scogli in sottofondo, e mentre scrivo sono già in Veneto, con nuvole minacciose che si affollano fuori dalla finestra.
Qui vi racconto solo i libri "per grandi" mentre quelli per bambini li racconto poco per volta per i venerdì del libro.
CAPITANI DELLA SPIAGGIA (Jorge Amado)
"Nel regno dei cieli tutti sarebbero stati uguali; ma c'era già stata disuguaglianza sulla terra, la bilancia pendeva sempre da un lato."
Amado non mi ha mai delusa, non è successo neanche questa volta, anche se Capitani della spiaggia non ha molto in comune con il romanzo gioioso e vitale che me l'ha fatto conoscere, Dona Flor e i suoi due mariti.
Capitani della spiaggia è un romanzo mai inutilmente crudo, a volte molto poetico, ma è anche una dura e precisa accusa verso il modo in cui vengono trattati i ragtazzini soli e poveri di Bahia. Nell'orrore che viene raccontato senza fronzoli e senza morbosità, nasce persino una tenera storia d'amore, come uno spiraglio di speranza che però non attecchisce come vorremmo. Sembra che solo l'arte possa salvare dalla violenza e dalla miseria, solo l'arte dà un riscatto per il male subito, ma ce la fanno in pochi, gli altri soccombono o scelgono di far seguire violenza a violenza.
Corruzione, media venduti, bambini vittime e adulti cinici, ma anche uomini capaci di slanci di generosità, persone che combattono tutta la vita contro i fantasmi che hanno dentro. Sullo sfondo di tutto questo una Bahia crudele ma splendida, che Amado non tralascia mai di farci amare e di far risplendere anche in pagine così dure.
THE UNKNOWN ERRRORS OF OUR LIVES (Chitra Banerjee Divakaruni)
"Is giving then a privilege, in return for which you must allow others the opportunity to do the same?"
Una raccolta di racconti che hanno come filo conduttore l'India: vista da indiani che vivono negli Stati Uniti, vista da figli di emigrati indiani e anche da indiani che vivono ancora in India.
Si tratta quasi sempre di personaggi che incontrano un lato di sè o dei loro cari che non conoscevano, che scoprono qualcosa che cambia di colpo la loro prospettiva sulla vita. Io li ho trovati davvero molto belli, anche perchè questa scrittrice che onestamente non conoscevo prima ha una grande capacità di farci conoscere i personaggi in poche pagine. Ci sono madri anziane e giovani, innamorate deluse, artiste e manager di se stesse che cercano una strada nuova nel paese da cui vengono i propri avi. Ci sono bambini chiassosi, vicoli di Bengali e macchine americane, templi e centri commerciali, tradizioni e stereotipi da abbattere, non si corre davvero il rischio di trovarli noiosi.
Questi racconti brevi sono la prova che non occorre scrivere romanzi per scrivere buona letteratura, sono davvero felice di averli scoperti.
FUOCO AMICO (Abraham B. Yehoshua)
"Voglio la verità. La verità non rovina niente."
Un bel romanzo, impegnativo, nel senso che non ha una trama lineare e si sviluppa su due piani legati fra loro. I protagonisti sono una donna che va in Africa a ricordare presso suo cognato la sorella morta recentemente, e suo marito che resta in Israele a fare il suo lavoro di ingegnere sugli ascensori per la sua ditta.
Nei pochi giorni in cui è concentrata la trama si accalcano però altri personaggi secondari, i quali portano rivelazioni inattese e mettono una luce nuova sul presente degli anziani protagonisti e soprattutto sul loro passato.
In tutto questo il filo conduttore è Eyal, militare morto ucciso dal fuoco dei suoi commilitoni durante un'operazione. Il ricordo del ragazzo, la ricerca di come siano andate le cose e le rivelazioni su come siano andate le cose, percorrono tutta la storia attraverso il racconto che il padre ne fa alla cognata.
A parte i risvolti storici su cui non voglio inoltrarmi perchè non ho le conoscenze per farlo, l'ho trovato un romanzo interessante e avvincente, forse si dilunga un po' in alcune parti, in altre è francamente poco credibile, ma nel complesso è una lettura che consiglio.
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