1.9.17

CENTO QUARTINE E ALTRE STORIE D'AMORE

"Tu che ami soltanto la parola, non temere l'amore corrisposto"


Non sono una grande appassionata di letteratura erotica, ma le poesie delle Valduga fanno un'eccezione. Ne avevo lette qua e là ma non mi ero mai soffermata ad assaporarle tutte, e devo ammettere che ne è valsa la pena.
L'erotismo scritto dalle donne sa essere molto potente e piacevole, specialmente se come in questo caso non sfocia nell'esibizionismo fine a se stesso o nella volgarità.

La Valduga non è volgare, ma è terribilmente femminile e sensuale. Racconta l'amore dei sensi, lo struggimento, il piacere ma anche la solitudine, l'assenza, la nostalgia.

Alcuni suoi versi sono di una bellezza tale da essere musica stupenda, sono i versi che tutte noi vorremmo dedicare all'amante lontano, all'uomo che desideriamo, a quello che ci rende felici a letto.
Il sesso è un gioco, a volte doloroso, altre noioso, se si è fortunati un gioco capace di dare la gioia più grande e in queste quartine nessun aspetto manca, e ci ipnotizza, e ci svela qualcosa di noi.


"C'è un solo incontro e non c'è un solo addio / e devo sempre stare sul chi vive / nel grande cimitero dei miei io / vivo una vita tutta recidive."



Consiglio questo libro a chi ama l'amore sotto ogni sua forma, che sia dolore o piacere, o entrambe le cose ma mescolate con le dosi migliori.



Cento Quartine e altre storie d'amore
Patrizia Valduga
Einaudi editore, 1997



 (Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma)

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