Per tutti i venerdì di questo mese vi ho raccontato i libri che leggo coi miei figli.
Oggi, che è l'ultimo venerdì del mese, vi voglio consigliare alcuni libri che invece ho letto per solo piacere mio in questo gennaio.
Racconti che dicono la vita vera, che esprimono in poche pagine un vissuto in cui è facile immedesimarsi, riconoscersi, senza scivolare mai nella banalità, nell'ovvio. La complessità e le difficoltà del vivere di donne diverse, straordinarie nella loro normalità. Il sarcasmo sulla condizione subalterna in cui vivono a volte le donne, e la candida ammissione di quanto anche le donne siano spietate, oltre ogni clichè.
Lo rileggerei mille volte.
Lo rileggerei mille volte.
STORIA DI IRENE (Erri De Luca)
Un libro breve e molto intenso, due racconti che trasudano un rispetto per l'umanità tale da farmi spezzare il fiato e riflettere. Erri De Luca scrive una prosa che è lirismo e riflessione, che è un invito a leggere ancora e un obbligo quasi morale a fermarsi per rileggere, per capire fino in fondo e non perdersi nulla. L'accoglienza per il diverso e il rispetto per ciò che di più profondamente umano è in ognuno, sono qui raccontati in un modo che mi ha lasciata senza parole.
DI ILDE CE N'E' UNA SOLA (Andrea Vitali)
Un romanzo ironico, piacevole e divertente. L'Italia di qualche decennio fa, fatta anche di giovani donne che iniziano a vivere le loro prime libertà, di uomini che non sanno come gestire queste libertà e che restano confusi, disorientati. I primi impresari rampanti, i tempi d'oro di un'economia che cresce, e il segreto di questa Ilde che che sa quel che vuole e come ottenerlo. Dopo averlo letto mi sembrava di aver conosciuto di persona tutti i personaggi di questo libro che vi consiglio di non perdervi.
Una lettura non facile, una lettura necessaria per capire un po' meglio i meccanismi della guerra fratricida che ha scosso il nostro paese in un passato non molto lontano e ancora irrisolto.
La strage di Piazza della Loggia, una delle tante rimaste impunite in questo paese che sembra amare più che mai l'impunità, raccontata in molteplici sfaccettature: le vittime, gli imputati, il contesto sociale e storico. Un'analisi davvero interessante, che non smette mai di appassionare e di far riflettere. Non c'è sensazionalismo, non c'è esagerazione nè voglia di scoop in queste pagine. E un pensiero che mi viene leggendole: quanta passione politica andata persa per giochi di potere, quanta brava gente di una parte politica e forse anche dell'altra avrebbe potuto fare di questo paese cosa diversa da quella che è.
Too much happiness.... ineressante.... lo cercherò in libreria! Ciao!!!
RispondiEliminaE' bellissima questa raccolta, te la consiglio davvero di cuore, come tutto quello che ho letto della Munro. Ciao Cristina!
EliminaNon amo molto racconti e storie brevi, ma Erri de Luca mi ha sempre incuriosito e anche Too much happy ses sembrerà interessante, come il libro di Vitali...grazie dei suggerimenti!
RispondiEliminaGrazie a te per essere passata di qua, buona lettura!
EliminaNon ne ho letto nemmeno uno... interessanti suggerimenti, però!
RispondiEliminaMeglio così Stefania, spero di esserti d'aiuto per i prossimi giri in biblioteca o libreria :))
Eliminasegnato too much happiness. Ho cinque libri da leggere , prima, ed uno da finire (di De carlo) ma poi mi prendo questo.
RispondiEliminaa presto Veronica
Veronica anch'io ne ho sempre tanti da leggere e poi finisco puntualmente in libreria perchè mi pare di non averne mai abbastanza. Buona lettura!
EliminaGreat post, thanks
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