28.2.14

letti in febbraio

"Febrarut peso de tut" dice la mia nonna. E se è vero che febbraio è il mese "peggiore" perchè è  freddo e volte molto piovoso, è anche vero che come me ama i libri, la pioggia e il freddo sono solo un altro pretesto per stare a casa.

I libri che ho letto io a febbraio sono questi:

LA SCUOLA RACCONTATA AL MIO CANE (Paola Mastrocola)



"Stiamo sbagliando battaglia. Stiamo dando l'opportunità alle classi medio-alte di fare una scuola facile, mentre sarebbe il momento di dare l'opportunità alle classi medio-basse di fare una scuola difficile"


Di Paola Mastrocola avevo letto Una barca nel bosco e torno a leggerla ben volentieri perchè credo che sia sempre più utile riflettere sulla scuola italiana. Lei ci offre questa riflessione (il cane del titolo non c'entra quasi niente, ammettiamolo) che ha il pregio di venire da chi con la scuola ci lavora: parla delle riforme sulla pubblica istruzione e sugli effetti che queste hanno avuto nel corso degli anni dal suo punto di osservazione, che è quello di una docente di lettere di un liceo.
Condivido la grande maggioranza dei pensieri e delle preoccupazioni che esprime in questo libro che si legge davvero bene. Mi è dispiaciuto solo di aver trovato poca autocritica, e soprattutto in un paio di occasioni ho letto un velo di sarcasmo gratuito a indirizzo delle mamme lavoratrici. Da una donna lavoratrice non me lo sarei aspettato.

MENTRE LE DONNE DORMONO (Javier Marìas)


"i libri che non leggiamo sono piendi di avvertimenti; non li conosceremo mai, o arriveranno troppo tardi."

Questa raccolta di racconti è molto breve, ma non si legge brevemente.
Marìas non è uno scrittore facile, non lo si può leggere con leggerezza, qualunque sia l'accezione che al termine leggerezza decidiamo di dare.
I protagonisti sono disparati: un professore che cerca di svelare il segreto di un fantasma, un soldato dell'esercito napoleonico che viene punito per essere passato dalla parte del nemico, un uomo che adora la sua compagna fino a un limite che non ci è dato di capire.

Il filo conduttore è forse l'impossibilità di dare una lettura univoca alla realtà.
I personaggi vengono visti in un momento in cui tutto può essere e anche il suo contrario. Quale sia la verità forse non può stabilirlo nessuno, fino in fondo. Marìas ancora una volta non scrive per costruire universi fuori da noi, ma per sgretolare l'abisso sotto i nostri occhi.
Il racconto più bello, secondo me, è quello che dà il titolo alla raccolta: c'è una descrizione della "gattamorta" davvero interessante. E il finale è come in tutti gli altri racconti a dir poco inquietante.


SINDBAD TORNA A CASA (Sandor Màrai)


"Ma la vita, la solitudine, le sofferenze, la conoscenza delle faccende tra uomini e donne avevano insegnato a Sindbad, nel corso di cinque decenni, che non valeva la pena lasciarsi sorprendere troppo da ciò che risultava incomprensibile."

Ogni tanto capita di leggere un libro davvero bello, e questo è uno.
Un uomo e la sua giornata, un uomo e la sua vita, la sua città, il suo tempo. Un'epoca che cambia, il declino di un impero, di un'epoca, dei valori in cui si era creduto tenacemente. La storia di un tramonto, potrei definirla così. Un tramonto scritto con un'eleganza e un'intelligenza che mi hanno ammaliata.
Questa meravigliosa riflessione sul senso della letteratura e in ultima analisi della vita stessa mi ha accompagnata per pochi giorni, per un secolo, per Budapest e per tutto quello per cui è bello esistere. Uno dei pochi casi in cui ho finito di leggere un libro con la ferma convinzione di volerlo rileggere.


IL SENTIERO DEI TULIPANI  (Angelo Lallo)


"A Srebrenica oltre la siepe c'è il grande buio che si allarga nel cuore delle donne che non hanno ancora rielaborato la loro tragedia"

Ho letto questo libro un po' di tempo fa. Me l'ha dato il suo autore, un grande uomo dalla sensibilità immensa che ci ha lasciato in questo mese di febbraio, io e molti come me che hanno avuto la fortuna di essergli vicini l'abbiamo stimato e apprezzato profondamente, come persona e come scrittore.

Questo libro parla delle violenze avvenute durante la guerra di Bosnia. Mi hanno colpito molto il grande rispetto che l'autore ha mostrato verso l'umanità delle vittime della guerra e della storia, e l'interesse a capire gli eventi oltre ogni pregiudizio. Credo che libri come questo aiutino a fare chiarezza e a porsi domande su una tragedia collettiva che purtroppo non è finita con gli accordi di pace.
Leggetelo e provate a capire quanto un uomo riesca ad amare l'umanità: qui non ci sono giudizi nè morbosità. Ci sono perchè a cui nessuno sa dare spiegazione ma che tutti qualche volta dovremmo affrontare, non fosse altro che per arginare il male attorno a noi.


Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma
 


12 commenti:

  1. ma no! son troppi! vai piano, e poi come faccio a memorizzarli tutti:( sono uno più interessante dell'altro... mi sa che dovrò annotarli... brava! bella recensione!

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    1. ahahah! per me non sono mai troppi, sono malata fermatemi :)
      (grazie del complimento, sei tanto carina)

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  2. Arrivo qui per la prima volta, e trovo una dritta che mi ispira molto: "Il sentiero dei tulipani" mi è del tutto nuovo e mi ispira molto. grazie!
    alla prossima

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    1. Benvenuta! "Il sentiero dei tulipani" non è molto conosciuto infatti, forse perchè è un libro impegnativo, non commerciale. Ma vale la pena di leggerlo. A presto!

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  3. Anonimo28.2.14

    Quanti bei consigli! Grazie!

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    1. Grazie a te, Serena, per essere passata a trovarmi!

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  4. La scuola raccontata al mio cane non mi è piaciuto, perché non condivido quasi nulla dell'impostazione didattica di Paola Mastrocola. Marai e Marias non di discutono a prescindere! ;-) Bel malloppo, direi!

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    1. Marai e Marìas sono delle certezze, e ultimamente ne ho un gran bisogno!

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  5. Prendo nota... ma la mia lista d'attesa si allunga inesorabilmente ;-)

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    1. Anche la mia, Stefania, è infinita e più leggo più vorrei leggere!

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  6. Conosco Marai che mi piace molto, però richiede attenzione e l'umore giusto.
    La Mastroccola non mi era piaciuta molto, troppo saccente per i miei gusti.
    Gli altri due non li conosco ma prendo nota, anche se non è periodo da letture troppo impegnative, per me.

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    1. Ti ringrazio per la fiducia, ma dei quattro i due che restano sono proprio i più impegnativi. Verranno tempi migliori! Un abbraccio :)

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