2.2.18

MI CHIAMO NINA E VIVO IN DUE CASE

 

Immancabile come i tuoni col temporale, un bel librino che racconta quanto in fondo non sia male per un bambino vivere in due case perchè i genitori si separano.
La storia la sappiamo tutti ma è questa: Nina è felice e contenta nella casa in cui vive coi suoi genitori che si amano. Poi a un certo punto i genitori non si amano più, litigano di continuo e poi si lasciano. Nina dopo un iniziale momento di sofferenza si adatta alla situazione prendendone il buono: i suoi genitori non si amano fra loro ma continuano ad amare lei, e lo faranno sempre, pur vivendo divisi a settimane alterne.

Francamente questo album mi ha lasciata qualche perplessità. Era rivolto ai bambini i cui genitori stanno felicemente assieme? non credo, perchè non serve. Era rivolto ai bambini i cui genitori sono separati? non credo, perchè chiunque ci sia passato sa benissimo che non è così facile, e insomma lo si poteva raccontare meglio anche in una storia per bambini in età prescolare.

La mamma è quella che inizia a urlare e va a sfogarsi con la nonna, mentre il papà è quello che sta talmente male che non riesce nemmeno a far divertire sua figlia. Da un libro che parla di un argomento così serio mi sarei aspettata qualcosa di più dei soliti luoghi comuni della mamma che va a consolarsi da mammina e che è quella che inizia la guerra.



I miei figli hanno genitori felicemente separati e quando abbiamo letto questo libro ci sono rimasti malissimo. Domande tipo "ma perchè è la mamma a dover cambiare casa?" o "perchè è la mamma che vuole litigare?" mettetele in conto se provate a leggerlo a bambini che abbiano già fatto l'asilo. Perchè sono le stesse domande che si farebbe chiunque.





Mi chiamo Nina e vivo in due case
di Marian De Smet
illustrato da Nynke Talsma
ed. Clavis, 2017











 (Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma)
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