19.12.14

librini sul Natale





Quest'anno per Natale ho letto alcuni libri ai bambini della biblioteca del mio paese e di un paio di paesi vicino. Il progetto delle letture animate è sempre una cosa bellissima per me che amo i marmocchi e amo i libri, ma a Natale lo è ancora di più, perchè non c'è niente di più magico che regalare il proprio tempo a qualcuno che ama ascoltare una storia. 
In fondo, il senso del Natale è proprio questo: festeggiare la nascita di un bambino, raccontare ogni dicembre la sua storia e farla rivivere attraverso il ricordo che ognuno di noi conserva della propria infanzia. 
Spero di aver allietato il Natale dei bambini delle biblioteche con le nostre letture, che vi racconto qui brevemente. 


Faustina e Babbo Natale

Babbo Natale si sa, è sempre di fretta, e la fretta non è d'aiuto se devi consegnare regali ai bambini di tutto il mondo in un'unica notte.
Babbo Natale è in tremendo ritardo, corre come un pazzo per recuperare il tempo perso ma cade nel fiume e nel fiume con lui cadono i giocattoli e insomma sarebbe un vero disastro se la Signora Faustina non corresse ad aiutarlo.
Faustina lo aiuta ad uscire dal fiume, lo accompagna a casa, lo aiuta con i giocattoli e anche per quest'anno a Natale i bambini avranno i loro momento di immensa gioia nel riceverli.



Faustina e Babbo Natale
di Anne Wilsdorf
trad. di Federica Rocca
ed. Babalibri

per info:
Babalibri







I dolci di Natale sono scomparsi

Luca e il suo papà hanno preparato i dolci di Natale per il paese, ma al mattino della consegna non li trovano più: qualcuno li ha portati via. Luca scopre che a rubarli e a mangiarli è stato il taglialegna che vive nel bosco, ma entrando nella sua casa viene catturato e tenuto prigioniero. Poi però il taglialegna si sente male per i troppi dolci, Luca lo aiuta a stare meglio preparandogli una tisana e i due tornano in paese da amici. Luca e il suo nuovo amico si mettono al lavoro e per il giorno di Natale in paese ci sono di nuovo i dolci, tutti fanno festa e Luca ha trovato un nuovo amico che non si comporterà mai più male.
Una bella storia d'amicizia e solitudine, un tema classico del Natale che viene trattato senza toni tragici o didattici ma con allegria e con dolcezza. Ai miei figli è piaciuto.


I dolci di Natale sono scomparsi
di Francesca Bosca, illustrato da Giuliano Ferri
Nord-Sud edizioni

per info:
Nord-Sud edizioni





Buon Natale!

Anche questa è la storia di una solitudine che fa fare dispetti: un gatto che si sente solo ruba il pesce che i due topolini hanno comprato per il pranzo di Natale, ma i due topolini non si preoccupano e fanno una bella festa per Natale con altri due amici. Quando si accorgono che il gatto li sta spiando, gli danno il regalo che avevano preso per lui, e lui li invita a pranzo e fa loro mangiare il pesce che aveva preso. Diventano tutti amici, e il Natale diventa un bel Natale di condivisione e amicizia.
Una storia allegra e che ha divertito i miei bambini, una storia che dice che non c'è gioia senza condivisione, men che meno a Natale.


Buon Natale!
di Palo L'uboslav
Bohem Press Italia














E con questo auguro a tutti un buon Natale e buone letture di fine anno.


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12.12.14

ASCOLTA IL MIO CUORE



Un libro che è stata una vera, straordinaria, folgorazione. 
Racconta un anno scolastico in quarta elementare di tre bambine: Prisca, Elisa e Rosalba; tre amiche che hanno in comune un forte senso della giustizia e una grande generosità. 
Racconta soprattutto le angherie che alcune bambine della loro classe devono subire per colpa di una maestra che è una vera tiranna, ossessionata come tutti i tiranni dall'ordine e dalla disciplina, che è gentile con i forti e spietata con le alunne meno abbienti.

Come spiega l'autrice alla fine del libro, questo "Ascolta il mio cuore" vuole essere una risposta al "Cuore" di Edmondo de Amicis che tutti i bambini leggevano nelle scuole elementari degli anni Cinquanta, e devo dire che la risposta è davvero ben riuscita e, almeno dal mio punto di vista, molto più bella dello stesso "Cuore".

La scuola degli anni Cinquanta non era la stessa di oggi, ma non viene affatto rievocata con la nostalgia melensa dei bei tempi andati e nemmeno con il gusto dell'autocompiacimento che a volte trovo quando qualcuno mi parla di un passato a cui la mia generazione non ha partecipato.
La scuola di allora era senz'altro peggiore di quella di oggi, ma non per questo tutti gli insegnanti erano come la tremenda maestra Sforza, e se resta il dolore per le bambine povere maltrattate rimane la speranza che le cose in futuro possano andare meglio, grazie a uomini illuminati come gli zii di una delle tre piccole protagoniste e grazie a donne come la maestra Ondina, tanto amata da tutte e tre.

Di questo romanzo mi è piaciuto tutto: la forma, la trama, i personaggi che vengono raccontati in modo talmente vivo che mi pare di averli conosciuti di persona.
Mi sono immersa nella scuola italiana degli anni in cui andava a scuola mio padre e poi mia madre, che mi parla sempre di quella maestra tremenda e crudele che ha avuto e dei suo desideri di punirla che mia madre sfogava immaginandosi cose a dir poco atroci ai suoi danni, un po' come fa una delle bambine protagoniste del libro della Pitzorno.

Mi è piaciuto che le bambine sono bambine libere, come erano una volta le bambine benestanti: uscivano di casa senza l'assillo di essere rintracciabili dai genitori, facevano cose da femmine ma non disdegnavano atteggiamenti che ora ingenuamente definiamo da maschiaccio. Amavano l'arte, la natura, l'amicizia e la giustizia, coltivando la più grande forma d'amore possibile: quella verso se stesse, tanto da farle agire con fierezza e determinazione. Io le ho amate tutte e tre queste bambine, spero che i miei figli leggano presto questo libro, sono sicura che lo ameranno almeno quanto me.



Ascolta il mio cuore
di Bianca Pitzorno
illustrato da Quentin Blake
ed. Oscar Mondadori

per info:
Bianca Pitzorno

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5.12.14

STORIA DI UN GATTO E DEL TOPO CHE DIVENTO' SUO AMICO




Ho una passione per i libri che parlano di gatti, e questo è un libro che va molto di moda e che ha avuto un successo enorme, quindi ho deciso di leggerlo.

Racconta dell'amicizia tra il giovane Max e il suo gatto Mix, gatto che per una malattia diventa cieco e che ritorna a fare le sue acrobazie di gatto sui tetti di Monaco grazie all'amicizia col topolino Mex.
Una storia che è un inno all'amicizia, alla comprensione dell'altro, chiunque esso sia. Un invito a cogliere la bellezza di un rapporto che è scambio continuo e reciproco, a prescindere dalle differenze e dalle difficoltà che questo comporta.

Un libro breve, un racconto intenso e ironico, allegro e fiducioso.
E' piaciuto ai miei figli, a me molto meno, onestamente. Perchè le intenzioni sono meravigliose e condivisibili. Perchè è scritto molto bene.
Ma è il genere di libri che mi sono un po' stancata di leggere, perchè li abbiamo già letti.
Sappiamo bene che la convivenza è una cosa bellissima, che è splendido conoscere gli altri e amarli anche per le loro imperfezioni.
Allora perchè, mi sono chiesta, tutto questo moralismo?
In fondo, chi ama questo genere di libri sicuramente non è razzista e non educa i propri figli al razzismo. Chi non li legge o li legge per forza non si farà commuovere da un gatto che salta i tetti con un topo sulla testa come navigatore.

Insomma, mi aspettavo qualcosa di più forte. I libri "volemose bene" sono un'ottima compagnia, ma alla lunga stancano.


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Storia di una gatto e del topo che diventò suo amico
di Luis Sepulveda
trad. Ilide Carmignani
ed. Guanda
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