27.2.15

IL GIGANTE PIU' ELEGANTE


Julia Donaldson è una vera garanzia, io l'ho scoperta da un annetto e mi piace sempre parlare dei suoi libri. Questo secondo me è uno dei più riusciti, anche se davvero c'è l'imbarazzo della scelta.

Il protagonista di questo libro è il gigante Adalberto, il quale decide di darsi un tocco di classe e si compra dei vestiti nuovi che lo fanno apparire come il gigante più elegante della città.
Passeggia per la città tutto fiero del suo stile, ma man mano che passeggia incontra personaggi diversi che hanno bisogno di lui: la volpe, la giraffa, i topolini. Ad ognuno viene data una risposta gentile e una parte dei vestiti nuovi di Adalberto, che se ne priva per gentilezza verso i suoi amici.

Alla fine il buon gigante rimane senza i suoi abiti e si sente un po' triste, ma uno come lui che si comporta con tanta gentilezza verso gli altri non può essere lasciato solo e i suoi amici trovano un modo per fargli tornare la gioia.

Un libro molto bello, dicevo, illustrato da Axel Scheffler in modo come sempre magnifico, che ha un bel significato ma che ha soprattutto un bel ritmo. Come altri libri della stessa autrice, si presta facilmente alla lettura ad alta voce e al canto. 
Ho assistito alla lettura in pubblico nella biblioteca di Portogruaro e ho avuto il piacere immenso di contribuire a questa lettura, ci siamo divertite e abbiamo visto bambini entusiasti della storia e di come è stata messa in scena.

Lo consiglio, ho visto che in rete è difficile da reperire ma nelle biblioteche con una buona sezione per la letteratura per l'infanzia dovrebbe esserci e vale la pena tentare.


(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)

Il gigante più elegante
di Julia Donaldson e Axel Scheffler

20.2.15

CORNABICORNA

Ed ecco un altro dei libri che ho letto assieme al gruppo di lettrici volontarie Sputafavole.
Ve lo consiglio perchè ha divertito i bambini e perchè si presta molto facilmente a una lettura a voce alta.

La storia è quella di un bambino, Pietro, che nonostante le insistenze di nonni e genitori si rifiuta di mangiare la minestra. Una notte, come minacciato dal papà, arriva a fargli visita una strega, Cornabicorna, arrabbiata con lui perchè non mangia la minestra.

Ma Pietro non è certo il tipo di bambino che si fa intimidire dalla strega, quindi senza farsi scalfire dalle minacce della brutta stregaccia puzzolente riesce con uno stratagemma a neutralizzarla.
Come la "neutralizzerà" non voglio svelarvelo. Quello che vi posso dire è che la minestra Pietro non la mangia, nemmeno dopo aver incontrato la strega.

Un albo di facile comprensione, in cui scrittura e illustrazioni vanno di pari passo. Il classico librino sulla minestra cattiva, sulle streghe e sui bambini monelli. E i bambini monelli che si rispettino sconfiggono le streghe, non le temono, e fanno sempre un po' come pare a loro. Sono monelli per questo, e per questo davvero ci piacciono.


Cornabicorna
di Pierre Bertrand
illustrato da Magali Bonniol
Babalibri ed.

per info:
Babalibri
Pierre Bertrand




(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)


13.2.15

SCUOLA FORESTA




Scuolaforesta è un libro che mio figlio ha preso in prestito dalla biblioteca di classe ma non è secondo me propriamente un libro per bambini, anche se può divertirli se aiutati a capirlo.

Si tratta di una classificazione ironica ma mai offensiva dei bambini che si possono trovare nelle scuole: chi ha lavorato con i bambini delle primarie sa meglio di me quanto questa descrizione di soggetti a loro modo divertenti e sempre unici sia azzeccata o verosimile.

Ci sono bambini che mangiucchiano in continuazione, quelli che provocano e poi fanno la vittima, quelli che amano mettersi in mostra e quelli che invece mirano a mimetizzarsi eccetera eccetera.
Ho trovato questa un'idea piacevole e simpatica, perchè appunto non è mai offensiva e non ha come risultato mettere in ridicolo alcuno dei soggetti descritti, ma solo di sorriderci sopra. Perchè come non manca mai di ripetere l'autore, un bravo insegnante sa come trattare la sua fauna, sa come tirare fuori il meglio da ognuno dei suoi bambini, come è giusto che sia. Perchè ognuno è diverso e ognuno va rispettato e amato o contenuto per quello che è.

Credo che mio figlio non abbia colto fino in fondo l'ironia e il garbo di questa raccolta, ma non me l'aspettavo e non lo pretendevo. L'abbiamo letto insieme tutto, dal primo all'ultimo animaletto descritto, e ci siamo divertiti a immaginare quale fossi io da piccola o quale siano adesso lui e la sua sorellina. E questo, per ora, può bastare.




Scuolaforesta
di Stefano Bordiglioni
Einaudi Ragazzi

6.2.15

GABRIELE E' TROPPO ALTO!



.


Questo è uno dei librini che potrei definire buono nelle intenzioni, anche se come ben sappiamo alle intenzioni non corrisponde necessariamente un buon risultato.

Gabriele è un bravo coniglietto, ma è molto più alto dei suoi compagni di scuola e per questo viene da tutti deriso e isolato. Per non essere escluso Gabriele fa di tutto: mangia meno per non crescere, cammina piegato, cerca di passare inosservato ma non riesce a farsi accettare. La mamma allora lo porta dal dottore che lo rassicura e gli dà coraggio, e lì dal dottore conosce una coniglietta che si sente emarginata perché non cresce alta come gli altri.

Il lieto fine è che Gabriele diventa un campione di basket molto ammirato e la coniglietta Adele gli mette al collo una medaglia dicendo che alti o bassi basta essere amici.




A parte la semplicità del testo che può essere adatta ai bambini molto piccoli a cui questo librino è rivolto, mi chiedo se continuare a ragionare per stereotipi faccia bene ai bambini o se li fossilizzi ulteriormente negli schemi mentali di noi adulti.
Ci sono due figure di adulti nella breve storia: la mamma e il dottore. Ovviamente il genitore è la femmina e lo specialista è il maschio.
Ci sono due bambini che hanno difficoltà ad essere accettati nella breve storia: Gabriele perché è troppo alto e Adele perché è troppo bassa. Come risolvono la questione? Gabriele diventando un eroe dello sport, Adele arrampicandosi per mettergli al collo una medaglia. A lui gli onori, a lei l'onere di lodarlo in pubblico.

Io capisco che non dovrei pretendere troppo da ogni libro per bambini che mi capita per le mani, ma mi chiedo: ha davvero senso voler sconfiggere bullismo e stereotipi, se poi siamo noi i primi a perpetrarli? o ci sono stereotipi di serie A e altri di serie B?


Gabriele è troppo alto!
di Mymi Doinet e Nanou
ed. Zetabeta, 2005

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