Questo non è un libro per bambini, è un libro per ragazzini.
Ma papà è tornato da un viaggio di lavoro e ce l'ha portato con tanto entusiasmo, ci pareva brutto deluderlo e dire: lo leggeremo fra qualche anno. Allora abbiamo provato a leggerlo assieme, io e i miei piccoletti, e in una decina di giorni questo diario si è lasciato leggere con leggerezza e qualche perplessità.
Andrea ne è rimasto felice. Non entusiasta, ma non lo pretendevamo.
Aurora si è distratta guardando il solito libro dei Barbapapà.
Si salvi chi può è il sesto libro della serie Il Diario di una schiappa che tanto successo ha avuto negli States e anche da noi, ma non è necessario leggere i precedenti per capire la storia. Noi abbiamo iniziato (e forse anche finito) con questo.
La trama, se di trama si può parlare, è il periodo prenatalizio di Greg Haffley, un ragazzino benestante in una cittadina degli U.S.A.: una mamma con tante buone intenzioni, un padre assente per lavoro, un fratello maggiore e uno minore. Si ha l'impressione (io almeno l'ho avuta) che questa famiglia non esista, che sia solo un agglomerato di persone che la madre tenta di tenere insieme.
La scuola è un luogo di non condivisione. Un luogo in cui i giochi vanno rimossi perchè pericolosi, in cui si mangia divisi per sette alimentari, in cui si viene obbligati a scambiarsi regali per Natale o altre occasioni.
Si va avanti così a suon di sarcasmo su vicini di casa, amici, religione, polizia, bulli e quant'altro.
Per me che sono un'estimatrice dei Simpsons tutto questo è poco più che una vignetta. Una vignetta divertente, non troppo graffiante, una via di mezzo tra il politically correct e tutto quel che non lo è.
Non credo che mi verrà voglia di comprare gli altri capitoli della serie. Mio figlio non mi ha chiesto di rileggergli questo, non è un gran segnale, e francamente ho tirato un sospiro di sollievo.
Questo post è per l'iniziativa I VENERDI' DEL LIBRO di HomeMadeMamma.
Non ti sento entusiasta, per noi c'è ancora tempo prima di cimentarsi in queste letture, però dal titolo pensavo fosse simpatico!:-)
RispondiEliminaFederica, simpatico è simpatico, ma no, non ci ha entusiasmati. Meglio continuare con cose più da bimbi per un altro po' di anni :)
EliminaIo ho avuto occasione di sfogliarlo in libreria e, così, a pelle, non mi ha trasmesso molto... la tua recensione mi conferma che la mia impression non era affatto sbagliata...
RispondiEliminaStefania, vedo solo ora il tuo commento. Grazie per la fiducia!
Elimina