30.5.14

MALA DIES




Ho letto con grande dolore e con grande piacere questo libro di Angelo Lallo. E' l'ultimo libro che ha scritto, prima di andarsene in un giorno d'inverno che ricordo ancora come fosse oggi.
Non ha fatto in tempo a vederlo pubblicato.
Non è riuscito a vedere l'interesse e il calore con cui è stato accolto.
Non ha potuto essere presente alla presentazione di questo suo lavoro a Portogruaro, città in cui è vissuto a lungo e nella quale era e sarà finchè lo ricorderemo un uomo molto stimato.


la presentazione del libro "Mala dies" nel municipio di Portogruaro, il 24/05/2014

La storia che racconta è quella di due donne: una, Bianca, che vive negli anni della grande contestazione studentesca e sociale degli anni Sessanta e Settanta, e l'altra, Nadine, che vive durante la rivoluzione per eccellenza, quella francese.
Il senso della giustizia e della lotta per un mondo migliori segnano sin dalla prima pagina queste due figure, che lo scrittore racconta con passione e con la convinzione di chi crede profondamente in principi etici di uguaglianza e condivisione che sono stati frettolosamente (forse troppo frettolosamente) liquidati negli anni Ottanta e in seguito.

La narrazione letteraria è però un pretesto per toccare uno dei temi che maggiormente stava a cuore ad Angelo, vale a dire la critica al sistema degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e al metodo di coercizione e annullamento dell'umanità che in essi vi si praticava.
Ci sono accuse precise, descrizioni di eventi dolorosi e pratiche che definire barbare o inumane appare quanto meno riduttivo.
C'è in questo libro la grande attenzione verso la dignità inviolabile di ogni persona, un dolore immenso per le sofferenze ingiuste e le crudeltà subite da troppi emarginati della società.

Io personalmente rimango sempre basita davanti alla descrizione del male perpetrato su altri che non possono difendersi: l'esercizio della prepotenza fine a se stessa, della crudeltà, mi ha sempre creato un disagio e un dolore infiniti. Sono profondamente grata a scrittori e storici che con cognizione di causa e rispetto sanno puntare i riflettori su queste aberrazioni, per farcele capire un po' meglio, per ricordarci che anche solo scrivendo, o leggendo, possiamo fare qualcosa.

Sono una lettrice e una persona onesta, e come tale ammetto che su alcune prese di posizione che vengono affrontate in questo libro non sono d'accordo o non lo sono completamente. La passione politica della protagonista è molto bella ed encomiabile, ma la passione politica non giustifica tutto, nemmeno quando si ha la ragione dalla propria parte. Ma tant'è, mi dispiace di scriverlo qui e non poterne parlare di persona con l'autore.

Angelo, tu hai ringraziato me in questo tuo libro, io ringrazio te attraverso questo piccolo blog, ti ringrazio per il tuo impegno e il tuo amore per l'essere umano.








Mala dies
di Angelo Lallo
Infinito edizioni





Per info: Infinito Edizioni

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma

5 commenti:

  1. sembra bello, ma visto di cosa parla non riuscirò a leggerlo. Mia mamma ha una malattia psichiatrica ed è per questo che è lontana da me... Ringrazio sempre che sia vissuta oggi e non 40 anni fa, quando "i matti" comprendevano tutte le malattie inspiegabili come la bipolarità di mia mamma.... "Marta che aspetta l'alba" di Massimo Polidoro.... sempre su ospedale psichiatrico ma dal punto di vista di chi ci lavorava. Mi sono obbligata a leggerlo e, anche se ho sofferto, è una lettura d'obbligo per qui vuole conoscere la realtà. Poi quando penso che durante la seconda guerra mondiali questi malati venivano usati e poi uccisi... Insomma..... Come vedi il tema mi sta a cuore!

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    1. Ana, è dura anche per me leggere libri così, credimi. Ammiro molto le persone che danno voce alle vittime di queste violenze, io non ne avrei mai la forza. Un abbraccio a te e alla tua mamma.

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  2. A me è capitato di restare senza parole quando ho letto IL BAMBINO DELLA CASA NUMERO 10 in cui si parlava delle condizioni in cui si trovavano i bambini degli orfanotrofi russi negli anni ottanta... Da rabbrividire... Questo non l'ho letto ed ora mi sto dedicando a letture piu' leggere... magari in un latro momento...

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    1. Credo che a breve inizierò anch'io con le letture leggere, siamo a giugno ;)

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  3. Non conoscevo questo libro però' e' un tema che vorrei approfondire, anche a seguito del recente rinvio del termine per la chiusura delle strutture psichiatriche di detenzione. Non ora, forsem in cui non ne avrei la forza, ma un giorno di sicuro lo leggero'. Metto in lista, RingraziandoTi per questo interessant suggerimento di lettura.

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