Ho una passione per i libri che parlano di gatti, e questo è un libro che va molto di moda e che ha avuto un successo enorme, quindi ho deciso di leggerlo.
Racconta dell'amicizia tra il giovane Max e il suo gatto Mix, gatto che per una malattia diventa cieco e che ritorna a fare le sue acrobazie di gatto sui tetti di Monaco grazie all'amicizia col topolino Mex.
Una storia che è un inno all'amicizia, alla comprensione dell'altro, chiunque esso sia. Un invito a cogliere la bellezza di un rapporto che è scambio continuo e reciproco, a prescindere dalle differenze e dalle difficoltà che questo comporta.
Un libro breve, un racconto intenso e ironico, allegro e fiducioso.
E' piaciuto ai miei figli, a me molto meno, onestamente. Perchè le intenzioni sono meravigliose e condivisibili. Perchè è scritto molto bene.
Ma è il genere di libri che mi sono un po' stancata di leggere, perchè li abbiamo già letti.
Sappiamo bene che la convivenza è una cosa bellissima, che è splendido conoscere gli altri e amarli anche per le loro imperfezioni.
Allora perchè, mi sono chiesta, tutto questo moralismo?
In fondo, chi ama questo genere di libri sicuramente non è razzista e non educa i propri figli al razzismo. Chi non li legge o li legge per forza non si farà commuovere da un gatto che salta i tetti con un topo sulla testa come navigatore.
Insomma, mi aspettavo qualcosa di più forte. I libri "volemose bene" sono un'ottima compagnia, ma alla lunga stancano.
Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo
Storia di una gatto e del topo che diventò suo amico
di Luis Sepulveda
trad. Ilide Carmignani
ed. Guanda
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